Cultura materiale nell’Oltregiogo genovese – L’utilizzo delle Argilliti di Montoggio in agricoltura

Sergio Pedemonte racconta un pezzo di sapere empirico in uso fino agli anni ’70.

In copertina del video: Cascissa (frazione di Isola del Cantone) in via di abbandono negli anni ’70

La sopravvivenza, perché di questo si trattava, delle famiglie nell’Oltregiogo genovese era condizionata da tecniche agricole sperimentate nei secoli. Ogni materiale, legno, ferro, pietre, terra, paglia, corda, calce, era un bene prezioso da conservare e utilizzare con parsimonia. Un sapere che si va perdendo con la scomparsa degli ottantenni, vere miniere e biblioteche della vita a noi sconosciuta. Il territorio non aveva segreti per quelle generazioni che pascolavano da bambini e iniziavano a tagliare legna o zappare appena la loro costituzione fisica lo permetteva.

Questo è un esempio di come si riusciva a sfruttare l’alterazione di una roccia per facilitare il lavoro garantendone il risultato e la resa.

Mele roncaline, in via di estinzione, recentemente innestate
Mele roncaline, in via di estinzione, recentemente innestate

Riferimento bibliografico: Sergio Pedemonte, “Come una volta la sera”, Stampato in proprio, Savignone, 2010.

redazione

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