85 Stadera

NOME: Stadera (latino statera)
MATERIALE: diversi
DIMENSIONI:
PROVENIENZA:
PROPRIETARIO: ISCUM

Era a Roma una bilancia a un solo piatto che pendeva mediante più catenelle da un’estremità dello stelo o asta pesatrice. Gli oggetti che dovevano pesarsi potevano, a seconda dei casi, poggiarsi sul piatto o appendersi a un uncino fissato a un disco in corrispondenza del piatto e a sua volta tenuto fermo per mezzo di catenelle più corte all’estremita dell’asta, in vicinanza della quale erano fissati uno o due uncini, i quali servivano a spostare l’equilibrio della bilancia e in conseguenza a diminuirne o aumentarne la portata. Come si vede in una stadera dì Anzio, sulle facce dell’asta a forma di parallelepipedo, in corrispondenza di ogni uncino di attacco, era segnata una speciale graduazione che corrispondeva alla portata della bilancia sospesa ai rispettivi uncini d’attacco. Il peso era fatto scorrere su questa graduazione; esso era assai spesso in forma di bustino umano, o di altra figura, e lavorato talvolta con fine intento d’arte. Probabilmente la portata delle stadere romane era uguale a quella delle moderne (kg. 10-150). Col nome statera era designata talora anche la bilancia a due piatti (trutina, libra). La stadera moderna. – La stadera, o bilancia romana, conserva anche oggi all’incirca le caratteristiche e le forme dell’età antica: essa si compone, cioè di due bracci disuguali, il minore dei quali sostiene un piatto, o un gancio, o altro mezzo per reggere l’oggetto che si vuol pesare; lungo il braccio maggiore scorre un peso costante “romano” o “piombino”); tale braccio reca divisioni (“tacche”), la cui numerazione fa conoscere il peso del corpo situato sopra il piatto, o attaccato ai ganci. L’insieme delle due braccia della stadera (che formano un’unica sbarra metallica) si chiama “stilo”; lo stilo è a sua volta sospeso a un gancio, che serve ad appendere o a reggere la stadera. La stadera è, come risulta dalla descrizione fattane, una leva di primo genere, in cui la potenza può essere posta lontano dal fulcro assai più che la resistenza, cosicché un peso relativamente piccolo può fare equilibrio a una massa assai pesante.Attualmente la stadera è ancora usatissima come bilancia di mercato, e in genere nei casi in cui non occorra una grande precisione nella pesata. La s. comunemente impiegata è munita di due ganci, che consentono di usarla con due bracci diversi, ai quali corrispondono due graduazioni diverse nell’asta, una per la pesatura di carichi piccoli (comunemente fino a 2 kg), l’altra per carichi più grandi (comunemente fino a 6 kg).

redazione

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